Il Viaggio dell’Uomo: Tra Origini e Perfezione

La vita umana è un viaggio continuo, tanto fisico quanto metaforico, una ricerca incessante della propria identità. Sentimenti, emozioni e il desiderio di conoscenza spingono l’uomo verso l’orizzonte, in un esodo senza fine che lo porta a farsi vela verso l’ignoto. Nessun approdo definitivo, nessun porto sicuro. L’unica certezza che lo accompagna lungo il cammino sono le proprie origini, le proprie radici, che restano il punto di partenza di ogni ricerca.

Ulisse, l’eroe polytropon, “dal multiforme ingegno”, si erge come archetipo della razionalità, dell’intelligenza e dell’acume. La sua figura incarna le specificità identitarie del genere umano: la capacità di adattarsi, di riflettere, di intraprendere un viaggio di scoperta senza mai fermarsi. Ulisse diventa emblema dell’anelito che segna l’esistenza dell’uomo pensante, il tentativo finale di raggiungere quella che gli antichi chiamavano “la perfezione dell’anima”, pervenendo a una conoscenza assoluta e, al contempo, universale.

The Pillars of Hercules, those ancient natural gates, represent the final bastion of human knowledge, the barrier beyond which lies the unknown. But, as humanity wonders about the possibility of crossing them, doubt creeps in: will modern man be able to surpass this threshold, to navigate beyond his own limitations, driven by the flow of fleeting fame? Those transient successes, inevitably destined to fade like distillates of a breath of fleeting memory, are perhaps the price to pay to reach a greater truth, or simply the latest illusion in our endless journey?

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