- 21 Gennaio 2023
Il seminario “Digital Twins” ha esplorato temi centrali legati all’evoluzione digitale e al modo in cui l’intelligenza artificiale (IA) e il machine learning stanno trasformando il nostro rapporto con la realtà e con il mondo del lavoro. Attraverso una serie di interventi, studiosi e professionisti hanno analizzato la crescente interdipendenza tra uomo e tecnologia, le conseguenze economiche e sociali dell’automazione e i cambiamenti nella percezione della verità e della conoscenza.
Paolo Zanenga: La Sfida al Dualismo Occidentale
Zanenga ha aperto il seminario mettendo in discussione il dualismo tipico del pensiero occidentale tra soggetto e oggetto, teoria e prassi, software e hardware. Con l’avanzamento delle neuroscienze, emerge come l’uomo non si limiti a percepire la realtà, ma la crei interagendo con il proprio ambiente. Questo fenomeno si riflette nel digitale: l’individuo si sdoppia, diventando contemporaneamente soggetto e oggetto all’interno della rete.
Andrea Cuomo: La Sostituzione del Lavoro Umano
Cuomo ha evidenziato come l’avvento dell’IA e della robotica renda sempre meno indispensabile la partecipazione umana al lavoro produttivo. Una delle ragioni principali di questa transizione è di tipo economico: le aziende preferiscono investire in macchine acquistabili come beni di capitale (capex), evitando così i costi operativi (opex) connessi ai lavoratori. Questa scelta economica guida l’automazione e porta all’inevitabile riduzione del ruolo del lavoro umano.
Massimo Baldi: L’Inaccessibilità dei Processi Decisionali
Baldi ha sottolineato come, nell’era digitale, i processi di comprensione del mondo non seguano più schemi lineari o modelli comprensibili dall’uomo. L’IA identifica pattern complessi e inaccessibili all’occhio umano, generando un senso di disorientamento e disagio. Gli individui del XXI secolo sperimentano così una crescente distanza dai risultati prodotti dalle macchine, sentendosi sempre più esclusi dai processi decisionali.
Luca Bagetto: L’orizzontalismo della Verità Digitale
Bagetto ha introdotto il concetto di “verum ipsum factum” di Giambattista Vico per spiegare come, nell’era dell’IA, la verità sia vista come un fatto immediato e contingente, sempre in divenire. Questo approccio orizzontale priva di valore dimensioni più profonde come la politica e le relazioni umane, riducendo il concetto di verità a un atto privo di verticalità.
Jorge De La Peña: Nuove Responsabilità per Supply e Value Chain
De La Peña ha discusso l’impatto dell’IA sulle catene di fornitura (supply chain) e del valore (value chain), sottolineando come l’automazione possa migliorare prodotti e servizi e rispondere alle esigenze di clienti e fornitori. Tuttavia, questa innovazione richiede una gestione responsabile, con un focus su strategie sostenibili e trasparenti per garantire efficienza e soddisfazione dei partner aziendali.
Piergiorgio Valente: La Co-evoluzione di Uomo e Azienda
Valente ha chiuso il seminario riflettendo su come l’evoluzione congiunta di uomo e azienda sia limitata dall’automazione del lavoro. L’interconnessione tra macchine, priva di costi addizionali, riduce la necessità di manodopera umana. Ciò ha significative implicazioni fiscali, poiché le aziende possono ridurre i costi operativi, ma perdono il contributo umano, trasformando il lavoro in capitale tecnico anziché risorsa umana.
Il seminario “Digital Twins” ha offerto un’analisi critica delle trasformazioni in atto con l’intelligenza artificiale e la robotica, mettendo in luce i cambiamenti nella percezione della realtà, dell’etica del lavoro e della verità. La transizione digitale si rivela complessa e ambivalente, portando nuove opportunità ma anche sfide profonde per individui e società.