Un risultato in gran parte atteso quello che emerge dall’analisi di “benchmarking” fiscale nei Paesi UE e negli Usa: all’Italia, insieme alla Germania, va il poco invidiabile primato della maggiore pressione tributaria sulle imprese. A questa si aggiunge un’alta variabilità legislativa e una tradizionale reciproca “diffidenza” tra Amministrazione e contribuente. Ma gli indizi di un già avviato processo di adeguamento agli standard europei non mancano.