Con la pubblicazione, in data 24 marzo 2020, del documento denominato “Prevention of Treaty Abuse on Treaty Shopping – Prevention of Treaty Abuse”, l’OCSE prosegue nel suo percorso di monitoraggio degli sviluppi del progetto BEPS, in questo caso con specifico riferimento alle misure messe a disposizione degli Stati per contrastare l’utilizzo improprio e/o abusivo delle norme convenzionali, così come illustrate nell’Action 6.
Il report in questione è il secondo peer review sul tema e, oltre ad aggiornare il precedente documento pubblicato nel 2019 e relativo al 2018, offre una dettagliata panoramica degli sforzi fino ad ora compiuti dai Paesi dell’Inclusive Framework per ridurre il fenomeno del treaty shopping e, contestualmente:
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implementare all’interno dei trattati attualmente esistenti il c.d. minimum standard, mediante l’inserimento di una dichiarazione (c.d. statement of non-taxation);
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inserire all’interno dei trattati una delle tre clausole antiabuso previste (three methods to address treaty shopping).
Pubblicato su: Il Fisco – 21 settembre 2020