Fornire agli operatori economici italiani presenti in Cina uno strumento che li ponga in condizione di maggiore competitività con le imprese concorrenti di altri Paesi. È uno degli obiettivi del nuovo accordo tra Italia e Cina per eliminare le doppie imposizioni e per prevenire evasioni ed elusioni fiscali. Il disegno di legge di ratifica ha ricevuto il via libera del Senato. L’accordo contiene disposizioni su residenza fiscale, doppia residenza e stabile organizzazione. Sulle modalità di tassazione dei redditi immobiliari e degli utili delle imprese, il nuovo accordo ricalca sostanzialmente quanto già previsto dal precedente Accordo ratificato con legge n. 376/1989. Peculiare è invece la disciplina dei redditi di capitale.
Pubblicato su: Ipsoa – 29 luglio 2020