La globalizzazione e lo sviluppo di nuove tecnologie hanno determinato l’impossibilità, sulla base dei principi e delle norme che regolano la tassazione delle imprese operanti a livello internazionale, di sottoporre a tassazione diretta i profitti delle attività che, nonostante abbiano un collegamento economico diretto con un dato territorio, non presentano tuttavia un nesso fisico con lo stesso.
Negli ultimi anni si sono registrati significativi interventi dell’OCSE e dell’Unione Europea sul tema della tassazione delle imprese digitali con l’obiettivo di individuare specifiche misure volte a prevenire e ridurre la presenza di zone grigie che consentano alle imprese di attuare politiche di aggressive tax planning volte alla artificiale separazione del reddito tassabile dalle attività economiche che lo hanno generato.
Pubblicato su: Fiscalità & Commercio Internazionale n. 4/2019