Con la sentenza n. 9615 del 5 aprile 2019 la Suprema Corte ha ribadito importanti principi relativi alla disciplina del transfer pricing di cui al comma 7, dell’art. 110, del T.U.I.R. in conformità al consolidato orientamento giurisprudenziale formatosi in materia.
Nella pronuncia in esame i giudici di legittimità affermano che la normativa sul transfer pricing non rappresenta una disciplina antielusiva in senso proprio, ma è volta alla repressione del fenomeno economico in sé considerato, da intendersi come spostamento d’imponibile fiscale a seguito di operazioni infragruppo e soggette a normative nazionali differenti.
Pubblicato su: FISCALITÀ & COMMERCIO INTERNAZIONALE n. 10/2019 – 4 novembre 2019