Autori: Piergiorgio Valente e Caterina Alagna
La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha stabilito che le norme nazionali che prevedono l’imposizione sulle plusvalenze latenti all’atto del trasferimento della sede all’estero non sono di per sé incompatibili con l’art. 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, disciplinante il principio della libertà di stabilimento; tuttavia, è in contrasto con il principio della libertà di stabilimento l’imposizione immediata di tali plusvalenze nel periodo d’imposta in cui avviene il trasferimento della sede all’estero.