Autore: Piergiorgio Valente
Un’imposta sulle transazioni finanziarie transfrontaliere è stata per la prima volta proposta nel 1978, dall’economista James Tobin, premio Nobel nel 1981 per l’attività svolta con riguardo ai mercati finanziari. L’imposta, denominata “Tobin tax” dal suo promotore e da applicarsi alle operazioni di trading in valute, ha l’obiettivo di ridurre le speculazioni finanziarie di breve periodo. L’attuale dibattito in materia di imposizione delle transazioni finanziarie internazionali – riproposto in concomitanza con la situazione di crisi economica globale iniziata nel 2008 – riguarda l’imposta da applicarsi ad una tipologia di operazioni più ampia di quella interessata dalla Tobin tax: si tratta, in particolare, di operazioni di trading in derivati, equity e bond, prodotti finanziari strutturati. La Financial Transactions Tax (di seguito, “FTT”), quindi, ha un ambito di applicazione più ampio della Tobin tax, la quale riguarda propriamente le operazioni di trading in valute.