È strano che il grosso pubblico non abbia ancora capito che, quando un certo fatto economico è così accentuato da costituire oggetto di copertina su un settimanale a grande diffusione, quel fatto sta per terminare e sta per succedere il suo contrario. Il 2 aprile 2010 il titolo di copertina del settimanale Times recitava: “Stiamo tranquilli, tutto andrà bene” e nell’ interno: “nonostante tutti i problemi il futuro dell’ America è straordinariamente luminoso”. E l’ Economist del 3 aprile 2010 portava in copertina: “Finalmente la speranza” e il Newsweek del 19 aprile 2010: “L’ America è rinata”. Il Wall Street Journal dichiarava il 7 aprile 2010: “Il Dow Jones a 11000 è solo l’ inizio”. La verità è che questo ottimismo è forse buono per gli imprenditori, ma è veleno per i mercati azionari il cui andamento è controintuitivo. Mentre di fatto una copertina su un grande settimanale sembra promettere ai lettori che il movimento ascendente continuerà nella stessa direzione, essa contribuisce a creare un’ esasperazione rialzista che è spesso alla base di un cambiamento di tendenza.