Negli Anni 1970 il Fondo monetario internazionale disponeva di 150 milioni di once d’ oro, pari a circa 4800 tonnellate. Ne vendette cinquanta milioni su insistenza degli Stati Uniti per alimentare un fondo fiduciario (Trust Fund) a favore dei Paesi più poveri. In realtà l’ obiettivo era quello di frenare il rialzo del prezzo del metallo giallo che segnalava in modo clamoroso il crollo del cambio del dollaro rispetto allo yen, al marco tedesco e al franco svizzero.