Nel presente lavoro s’intende analizzare il tema della documentazione dei prezzi di trasferimento nelle operazioni infragruppo realizzate con imprese non residenti, alla luce delle modifiche recentemente introdotte dal D.L. 31 maggio 2010, n. 78. A tal fine si ritiene utile porre l’attenzione sull’evoluzione del dibattito svoltosi negli ultimi anni in ambito internazionale in merito alla necessità di prevedere obblighi documentali per giustificare, in sede di verifica da parte delle Autorità fiscali, l’adozione di determinati prezzi intercompany. Nonostante l’indiscussa utilità della c.d. transfer pricing policy, in Italia, a differenza di quanto accade in altri Paesi, non sussiste un vero e proprio “obbligo” di documentazione dei prezzi di trasferimento. Alcune modifiche normative intervenute, di recente, hanno, di fatto, introdotto in Italia, in luogo del predetto obbligo, un “onere” documentale per il contribuente che pone in essere operazioni infragruppo in ambito internazionale e che intende prevenire eventuali conseguenze sanzionatorie che dovessero scaturire dai controlli dell’Amministrazione finanziaria.