Si immagini una grandissima azienda che per decenni ha speso alla grande in salari, stipendi, spese di rappresentanza, viaggi, costi di esercizio di ogni tipo, interessi debitori e anche per investimenti ben più di quanto ha incassato dalla vendita dei suoi prodotti. E si immagini anche che tale azienda, disponendo di eccellenti relazioni con il sistema bancario e in particolare con una grandissima banca sia riuscita a saldare sistematicamente la differenza fra la dinamica di formazione e di manifestazione dei costi e dei ricavi indebitandosi in misura crescente rispetto al suo fatturato fino a giungere ad un rapporto 3:1. Quell’ azienda deve quindi la sua solvibilità, e cioè la sua capacità di pagare tutte le sue spese e i suoi debiti alle dovute scadenze, alla disponibilità delle banche di continuare a finanziarla. E poiché questa disponibilità non è messa in discussione, i fornitori e i creditori dormono sonni tranquilli. Ma si immagini ora che tutti i vertici delle banche finanziatrici e in particolare quello della banca più importante (Hausbank) vengano sostituiti con altri banchieri meno accondiscendenti.